Informazioni su Roberto Stradiotti

studi classici, bonsaista della domenica

La dentiera

Un giovane teppistello ruba la dentiera di una vecchia che abita al terzo piano, per rivenderla a un conoscente che ha perso tutti i denti con le risse e con la droga.

La dentiera però gli cade da un buco del sacchetto che contiene la colazione. Gli cade in via Roma, che dato il nome è molto trafficata: è inevitabile che la protesi finisca sotto le ruote di un’Alfa Arna. A seguito dello schiacciamento, un canino schizza via e va a trapassare la gola del direttore di un’importante banca, che si stava recando all’edicola a comperare Topolino per la sua segretaria.

Dalla dentiera si risale alla vecchia, che viene incolpata dell’omicidio, benché non riesca quasi più ad alzarsi dal letto. Il teppistello, roso dal rimorso, ma soprattutto scarsamente colpito dalla morte del direttore, che ai suoi famigliari chiedeva sempre interessi da strozzino, decide di proteggere la vecchia, dichiarando che al momento del delitto era a letto insieme a lei e che aveva sempre tenuto nascosta la relazione per evitare imbarazzo davanti al proprio gruppo metal, i Five minutes to death.

La vecchia viene sollevata dall’accusa e ritorna in possesso della dentiera. Le autorità in segno di scusa, non potendo restituirle il canino, lo sostituiscono con l’unghia di una gallinella d’acqua. Il giovane promette alla donna che non la non deruberà più fino alla fine dei suoi giorni – suoi della vecchia, che comunque non sono molti – e va a vivere sotto lo stesso tetto, al secondo piano.

Le galline di Castellucchio

Castellucchio Ovaiolo è un ridente paesino a 657 metri s.l.m.

Castellucchio è famoso per l’allevamento di galline e vanta anche un bar per galline, dove i bianchi non possono entrare.

La domenica delle palme, succede che le galline cominciano a sfornare uova di cioccolato, ovviamente non confezionate, ma con la sorpresa, anch’essa di cioccolato: un pulcino. Gli abitanti fiutano l’affare, di lì a poco tutto il mondo ne parla, tutto il mondo vuole l’uovo di Castellucchio, il pulcino di cioccolato è la sorpresa più ambita, anche se quella più prevedibile.

Gli animalisti insorgono, anche se appare evidente che un pulcino di cioccolato non diventerà mai una gallina di cioccolato, mentre un vecchio studioso, Niclaus Berginski, più volte candidato a vari nobel dall’età di otto anni, esulta e annuncia al mondo che a seguito del fenomeno della gallina di Castellucchio si può verificare come sia nata la gallina prima dell’uovo, altrimenti avremmo un mondo di cioccolato, con fiumi di cioccolato e qualche problema in più all’equatore, con savane simili a pantani.

Castellucchio ben presto non può tenere il ritmo delle richieste, così vengono importate galline dall’Eurasia, che però a Castellucchio continuano a fare uova normalissime. Solo le galline nate a Castellucchio sono capaci di produrre un uovo 99% cacao, oltretutto, anche se       la sorpresa è inspiegabilmente solo 72% cacao.

Il venerdì santo il presidentissimo dello Stato indipendente di Ananas manda un esercito e imbarca tutte le galline su un cargo, ma una volta giunti ad Ananas, i volatili sfornano uova normalissime. Il presidentissimo le condanna a morte per fucilazione e solo gli sforzi unificati delle diplomazie internazionali – e le proteste degli animalisti – impediscono la strage. In cambio il presidentissimo avrà una fornitura gratuita per un anno di caffè miscela arabica e un abbonamento a vita alla rivista di attualità e costume “Noi, il mondo e le strade a senso unico alternato”.

Le galline tornano a Castellucchio, accolte da eroi. Ci sono il presidente della Repubblica, del Consiglio, della Regione, il sindaco, la cittadinanza, mezzo mondo su una collina. Il peso di questo mezzo mondo fa abbassare la collina di Castellucchio di un centimetro virgola tre e da quel momento le galline tornano a fare normalissime uova, anche se a volte nell’albume si trova ancora qualche pulcino 72% cacao.

Gli animalisti insorgono contro Niclaus Berginski, che si rifugia in esilio nello Stato di Ananas e dove tuttora legge ad alta voce, durante la colazione, la rivista di attualità e costume, alla presenza del presidentissimo, il quale si limita a fare piccoli cenni con la testa, per sottolineare i passaggi a suo giudizio più significativi.

Anche le galline vanno in esilio volontario, perché per loro ormai la vita a Castellucchio non ha più senso e d’altra parte nessuno le vuole più vedere. Ricevono una pensione da reduci di fama e una volta la settimana vengono sottoposte a colloqui psichiatrici e partecipano a gruppi di sostegno e recupero. Le più deboli non ce la fanno, ma la maggior parte di esse trova una nuova ragione di vita nell’arte del volo a bassa quota, nelle comparsate televisive e nelle conferenze qui e là nel mondo, eccetto che nello Stato indipendente di Ananas.