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Roberto Stradiotti è un fantasma laureato in filosofia, che nella vita ha fatto di tutto, eccetto che lavorare in società fantasma. Ha studiato solfeggio e composizione, ha venduto robot gastronomici e spazi pubblicitari, ha pubblicato articoli, ha suonato il violino e la viola, ha lavorato in aziende private e in pubbliche amministrazioni. Però si sa che ai fantasmi questa vita va un po’ stretta, perché sono in continuo divenire, un po’ qui e un po’ là, un po’ prima e un po’ dopo. Se questo comporta in ciascuno di loro una certa confusione mentale, hanno il vantaggio di trasformare a piacere il qui e ora in ovunque e per sempre. Ecco perché il fantasma Stradiotti collabora dal 2005 con le edizioni Tapirulan, occupandosi di editing, scrittura creativa e, cosa a lui più cara, scrittura fantasma. Perché scrivere è il modo migliore per dilatarsi oltre lo spazio e il tempo e ai fantasmi questa cosa piace da matti. Il fantasma Stradiotti si sposta su una vecchia V-Strom. I multavelox fotografano una moto priva di passeggero e creano diffuse crisi di nervi nei comandi di polizia. Il fantasma Stradiotti, inoltre, per un oscuro istinto masochistico, ha sempre remato contro le leggi dell’amore: ama la montagna, ma trascorre le vacanze al mare, ama Rio de Janeiro, ma abita a Cremona.

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