Guida per il turista immobile

Intanto scusa se le mie parole non sono perfette.

Sono sul lontano pianeta e imparo le parole italiane guardando con le nostre lenti.

Sbircio i giornali e i compiti in classe e così imparo. E tutti noi a fare così. Vi vediamo, vi vediamo bene.

Io in particolare imparo la lingua perché sono a chiedere informazioni per una guida turistica. Ovvio che nessuno ora può partire e arrivare vivo da voi. Quindi scrivo una guida per il nostro turista che non parte, perché una guida così qui da noi non c’è.

Abbiamo la guida per i tragitti dell’aria, una guida per il cuore della terra, una guida per le zone senza popolo. Ma una guida per il turista immobile occorre proprio e mi porta molta ricchezza pochezza.

Alla fine è una guida che dice: se tu vai a Roma (ma non vai) vedi la grande arena. Noi vediamo bene la grande arena con le nostre lenti.

Se tu vai a Nuova York vedi la signora con la candela.

Se vai a Pechino vedi tantissimi viventi. E in ogni posto che vai con la guida (ma non vai) vedi esseri diversi, colori diversi, lingue diverse.

Paesaggi diversi, molto diversi. Avete piante che sanno vivere, noi le cose senza spine. Avete grandi torri fumanti per costruire cose, noi cose senza spine. Siete pieni di sostanze mobili che vi portano qui e là fino a impazzire, noi siamo pieni di cose senza spine.

E siamo immobili, o ci muoviamo pochissimo, perché andare da qui a là costa molta ricchezza pochezza. Si va nell’aria o nel cuore della terra ogni quattro, cinque vite, quando arrivano le tempeste. Per il resto, viaggiare è volgare. Da cattivi, se non hai un motivo di vita o di morte.

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Però leggiamo molto, sul nostro pianeta senza spine. Leggiamo così tanto che a un certo punto finiscono le storie e leggiamo quelle di altri. Le vostre, quelle dietro di voi, quelle sopra di voi. L’universo è pieno di storie e la guida che scrivo con il tuo aiuto è una storia mai letta. Mentre ti messaggio ho già letto diemila ottodue quadrangoli di storie. Uno dei vostri libri lo leggiamo con il tempo di un vostro passo.

Lune dopo lune, noi leggiamo. Anche noi abbiamo una luna, senza spine. Ci illumina di senso e così, invece di dare senso al tempo, diamo tempo al senso. Sviluppiamo un senso con la vita e finché il senso rimane, rimane la vita.

Ecco perché la guida per il turista immobile è molto importante. Perché tu vai veloce, sempre più veloce, e alla fine della scala della velocità esiste immobilità, il nostro credo senza spine.

Secondo me voi un giorno, col vostro credo della mobilità, troverete il modo di venire qui, con una guida tutta vostra per turisti veloci e avrete al momento un aspetto di chi sta bene perché più niente punge. Però sarete pazzi in breve, perché se i pianeti sono così lontani un motivo c’è. La diversità della materia fa la diversità dei viventi e passa una luna e poi un’altra fino all’infinito, forse, prima della unione perfetta fra immobilità e velocità.

Forse la nostra luna perde senso fino a diventare polvere senza luce, prima che abbiamo finito di leggere, noi, e di correre, voi.

Quanta ricchezza pochezza mi chiedi ora per scrivere una guida con me?

 

Duantacento euro + iva

 

Costruita intorno a me

Carissimo Robialquadrato,

so che sei un onesto e squattrinato grafomane. Ciò significa che con poca spesa mi potrai aiutare nel modo più profittevole per il mio grande progetto.

Come ben sai, il mese di marzo è il mese della rottamazione. Rottami la tua vecchia banca e ti danno una cospicua somma per crearne una nuova.

Ora, come avrai letto dai giornali, il Banco delle Alpi e delle Piramidi, a seguito di piccoli disguidi, è finito in bancarotta. Devo quindi preparare una lettera per partner e azionisti. Quelli nuovi, non quelli vecchi, che ahimè ho perduto, e che sono comunque venuti sotto casa mia per manifestarmi tutto il loro affetto.

Ora vivo nella suite di un albergo ed è da qui che sto preparando le carte per fondare una nuova banca, che si chiamerà Banca di Riposo. Allora tu devi descrivere perché nasce la Banca di Riposo. Perché, come la popolazione, anche i soldi invecchiano e a un certo punto hanno bisogno di un posticino tranquillo per vivere la loro svalutazione. La mia Banca, scriverai, è stata ideata dal cavalier Giovanni Legge – il sottoscritto – per far fronte a tale evenienza. Tutto è cominciato quando dovevo depositare i miei soldi e non ci crederai, ma delle banche non mi fido. Allora mi sono detto: ma perché cerco banche, quando la prima banca sono io? In fin dei conti io ho dentro ogni risposta che riguardi questo mondo e la legge morale che lo governa. Nessuno più di me che mi chiamo Legge può capirlo.

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C’era un mio compagno di scuola che mi sfotteva. Mi prendeva per il bavero e diceva: la Legge sono io. E poi rideva. Anche lui ha perso i soldi nel Banco, perché non basta una battuta, un gesto di prepotenza. Le cose bisogna coltivarle, per bene, vicino a un prosecco immerso nel ghiaccio.

Scriviamo dunque una cosa del genere: sei stanco di mettere i soldi sotto il materasso, dentro il vasetto dei biscotti, nei boxer natalizi? Sei stanco di affidarli a professionisti improvvisati che non ti garantiscono il valore alla scadenza? Vuoi che i tuoi soldi, insieme a te, trascorrano una vecchiaia felice? La Banca di Riposo è ciò che fa per te. Innanzitutto è una banca che non ha più pareti, perché le sedi costano; metto giusto l’indirizzo di sede legale in questa suite. Non c’è trucco, non c’è inganno. I soldi entrano ed escono, vanno a finanziare altre attività ad alto rendimento e poi tornano al Banco, stanchi ma felici.

Okay, non mi sembra il caso di aggiungere altro. Deve passare questo concetto che i soldi con me sono in mani sicure, che riposano e non conoscono lo stress e che quando li portiamo fuori a prendere aria tornano e sono molti di più.

Le operazioni si svolgeranno on line. Uno non ha il computer? Non è capace? Se è interessato basta una telefonata, i nostri incaricati verranno a casa tua e senza impegno ti spiegheranno come avere un interesse minimo garantito del cinque per cento al netto delle tasse. Mi sembra ragionevole. Alle prime cento telefonate diamo un punto percentuale di interesse in regalo.

Tu comincia a mettere giù la bozza, che poi magari ci troviamo per un’apericena, ci mettiamo mezz’oretta con foglio e penna e vedrai che non ci vuole nulla.

Chiaramente, se in quell’occasione diventerai mio cliente, a te farò una proposta speciale, ma voglio riservarti la sorpresa a tempo debito.

Stammi bene, carissimo, cerca di inviarmi la bozza in settimana. Buon gain!

 

Sono squattrinato, è vero; i pochi spiccioli li tengo ancora nella scatola dei biscotti, insieme al ditale e agli aghi della lana.